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Progetti site-specific

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L’arte incontra lo spirito della natura e insieme si fondono per

un’esperienza unica per il viaggiatore

 

Mi sono chiesta, perché mai uno spazio all’aperto non possa essere concettualmente concepito, oltre che come luogo di natura, anche come sfondo reale o virtuale per l’arte.

Arte, concetto per me quanto mai difficile da definire a parole. Non bastano le definizioni o i tentativi spesso vani di inquadrare un’idea che per me non ha confine fisico né limite concettuale.

Arte da toccare, da attraversare, con cui interagire, da intuire; stimolo per la mente e intrigo per i sensi.

Arte nella natura da vivere in tutte le stagioni e che viva in tutte le stagioni, anche attraverso opere che non sono frutto della natura ma di un uomo che con la natura ha dialogato.

Arte nella natura che ci invita ad affidarci ai mutamenti, “a non trattenere” ma“a lasciare andare” e per compredere che la vita stessa è una continua trasformazione.

Arte nella natura, che sarà la natura stessa a completare il lavoro, plasmandola e mutandola nel tempo.” (Irma Paulon)

 

 

Progetti site-specific

 

Creare progetti ed interventi d’arte site-specific, significa entrare in profonda empatia con il committente e con il luogo.

 

L’arte e diventa un ponte di comunicazione tra il viaggiatore e i luoghi, perché spesso distratti, non riusciamo più a “vedere”.

 

Opere dalle forme essenziali, finestre dove “vedere e guardare” attraverso, iniziare un dialogo dall’interno verso l’esterno, dove i luoghi diventano nuove occasioni di riflessione e inediti punti di vista.

 

Vedere indica andare oltre la percezione della superficie osservabile della realtà, esercitando un’azione consapevole sui limiti, tra ciò che ci è reso visibile dai sensi e la realtà invisibile.

 

Opere con una visione direzionale e concreta, che ci invitano a non rimanere sulla soglia, ma di protendersi a sporgersi verso l’esterno e verso gli altri, altre invece, che ci invitano ad espandere la nostra visione e coscienza.