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Biografia

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Irma Paulon

 

Originaria del Polesine in Veneto, è artista eccentrica e versatile, dotata di un'inesauribile curiosità volta alla conquista dei segreti della materia. Dall'inizio del suo percorso pittorico, nel 2003, si interessa incessantemente alle tecniche e alle forme dell'arte applicata mediante l'utilizzo di legno, vetro, metallo, plexiglas, pietre dure, tessuti e pigmenti colorati. E' proprio l'indagine sui materiali, talvolta anche poveri o di recupero, ad accendere la sua passione e l'intrinseco desiderio di modificarli e assemblarli con uno stile personalissimo seguendo gli insegnamenti dei grandi artigiani della sua terra. La Paulon parte dall'idea che ogni materiale contenga in sé una propria dignità estetica e che, nell'alchimia dei variegati accostamenti, si possono creare suggestioni straordinarie e, talvolta, forme di provocazione artistica. Protagonista dei suoi lavori è la resina, fluida e misteriosa nella composizione, difficile da dominare totalmente. La resina crea una bellezza effimera, illusoria, cattura l'istante e lo cristallizza, elevandosi a simbolo della condizione umana, controversa e tormentata nell'ossessione consumistica. Ed è la colla, poi, che unisce gli elementi, artificiali o naturali, come un'enigmatica energia animica. Pigmenti, perle di vetro veneziane, sale, spezie, specchi, punte di corallo, prendono vita in innumerevoli forme che divengono puro concetto cristallizzato, unione ideale fra significante e significato.

 

Nel 2008 si confronta con la sperimentazione in installazioni polimateriche da interni e, subito dopo, realizza allestimenti in parchi e giardini.

 

Nel 2010, dopo aver superato un'accurata selezione, le viene affidato il progetto di allestimento del parco di Casa Malipiero ad Asolo, denominato “Arte e scenografia in parchi e giardini”. Nel progetto sviluppa il complesso rapporto fra le forze generatrici della natura del luogo con la potenza dei quattro Elementi. Nel suo atelier, denominato 'Cibo per l'Anima', interno ed esterno si fondano in un Unicum sia nelle installazioni che nelle pitture, così come negli oggetti o gioielli. Nel celebre borgo vi rimarrà per cinque anni, in un costante processo di evoluzione interiore, fra continui mutamenti e sperimentazioni, lungo un cammino inarrestabile volto alla consapevolezza del Sé interiore e dell'incanto nascosto dei luoghi.

 

Dal 2015 inizia a collaborare con aziende realizzando progetti site-specific da interni ed esterni, mettendo al servizio delle stesse la sua naturale capacità empatica, sia con i committenti che con i luoghi, interpretandone i desideri realizzativi. Nello stesso anno oltre che trasferirsi a Venezia, la sua città dell'Anima, fonte inesauribile d'ispirazione, dove realizza importanti installazioni presso la Spezieria all'Ercole d'Oro, alla Libreria Acqua Alta, ai Giardini dell'Hotel Ca' Nigra Lagoon Resort, principia una importante collaborazione con l’azienda Maso Martis di Trento.

 

Nel 2017 viene scelta da Amorim Cork Italia con cui realizza l'opera “La Forza”, ed inizia lo studio di un materiale che la ammalia particolarmente, la corteccia di quercia da sughero vergine, che utilizzerà in seguito in buona parte delle sue opere.

 

A fine 2019 ritorna in Polesine, sua terra d’origine, e l'anno successivo si confronta con i metalli pesanti quali il ferro e l'acciaio che divengono parte integrante dei suoi studi, affiancati alla corteccia da sughero, perle di vetro veneziane, specchi e svariati materiali di recupero, cui l'artista conferisce la magia policromatica. Prende così vita una serie di installazioni - che potremmo anche definire sculture Post Modern - dalle forme tribali, la cui riconoscibilità è evidenziata anche dalla ricchezza dei colori delle superfici. Nello stesso periodo realizza il progetto di installazioni “Sughera Egida”, nuovamente per l'azienda Amorim Cork Italia.

 

La Paulon si lascia da sempre sedurre dalla natura che la circonda, ed è l’orizzonte dell’immensa campagna che diventa fonte di ispirazione e assoluta liberazione espressiva. Ma, allo stesso modo, è anche la natura selvaggia, dove tutto appare puro e incolto, a coinvolgere lo sguardo dell’artista che coglie con attenta passione, facendoli suoi, vita e movimento.

 

Nel 2022 viene scelta per realizzare progetti site-specific presso:

 

  • Gruppo Lunelli, installazioni open air “Quel che resta quando passa il vento”,  per Bisol 1542 Valdobbiadene, Tv;

  • Spazio Thetis Venezia, installazione open air “Piani di Esistenza”;

  • Fattoria La Maliosa di Saturnia di Manciano, installazioni diffuse open air “Terre Numinose”.

 

Molteplici sono i rimandi ed i significati dell'indagine artistica sulla materia, così come il coraggio di analizzarne in profondità le verità ed i simboli arcaici e, nel contempo, di far emergere l'essenza genuina che fa sentire nel profondo quel senso di un'appartenenza al Tutto, oramai smarrito. La sua peculiare sensibilità la conduce, quale naturale vocazione, al desiderio di rivitalizzare e riqualificare con consapevolezza luoghi variegati e paesaggi di natura. Un campo, quest'ultimo, dove ha saputo ben presto affermare il suo stilema caratteristico.

 

Agli inizi del 2023, approda in America con alcune installazioni polimateriche, tra queste una dal titolo “Riverbero veneziano”, poi inserita nel sito della casa d’aste Sotheby’s. L'America, una bella storia promettente, in un divenire ora più che mai possibile.

Dott. Giancarlo Bonomo (Critico d'Arte e Curatore)

 

Tessere la rete 

La plenitudine del vuoto

Influssi lunari, tra passato e presente

Tessere le radici

Credit Photo 2023 : Il Bianconiglio di Alessandra Rigolin

Caftani Yin & Yang:  Sartoria dei Dogi, Venezia

 

Armonie

Immenso

Spicchio di cielo, Sughera Egida

La mano, Sughera Egida

Credit Photo 2020: Alessia Tegani

 

Performance in gondola, Endless Harmony, Venezia

Credit Photo 2015: Vania Broccoli